mercoledì 4 giugno 2014

I LIBRI ILLEGGIBILI

LA PAROLA O L'ICONA?
testo tratto da:
Corraini edizioni, La Triennale di Milano, 2008

"Chi crede fermamente nella parola, può a volte rinunciare ad essa. Il Munari che scrive, e scrivendo insegna, il Munari che crea ritornelli scioglilingua, e sorride ascoltandoli, già dal 1948, con i Libri illeggibili, ci propone di capire in un altro modo. 
Capire usando gli altri sensi, capire come capiscono i ciechi o i sordi. Sfogliando pagine "inutili" perché "illeggibili" e imparando ad apprezzare, della carta, il peso, la consistenza, la trasparenza, l'opacità, il colore.
A volte cuciti, a volte forati: non posso esimermi dal pensare all'espressione di Munari nel guardare gli adulti sfogliare i suoi "libri illeggibili": gli adulti frettolosi, i banchieri accorti, le signore dell'alta società, i solidi notai. Forse per questo, nel 1980, credo proprio dalla radice lontana dei "libri illeggibili", sono nati i "Prelibri". Anche questi senza parole, "dodici piccoli libri di carta, di cartoncino, di cartone, di legno, di panno, di panno spugna...", ma dedicati. 
Dedicati ai bambini che, non sapendo leggere, non cercheranno parole e potranno, finalmente, capire "l'oggetto libro". Non dimentichiamolo, lo sfogliare aggiunge a questi (libri) opere quella dimensione temporale che le opere d'arte usualmente non hanno (e che ai bambini non interessa perché per loro il tempo non esiste)."



Laboratori Metodo Bruno Munari®
Libri illeggibili
Festival dei comportamenti 2014 – Lodi (Qui il post dedicato alla giornata)
Libreria Sempreliberi

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